Lid'A 10
Sistema di accessibilità - aree di sosta
La condizione acropolica del centro abitato, rimasta arroccata e compatta sul sedime storico, pone consistenti criticità sul piano dell’accessibilità e soprattutto delle aree di sosta. Questo su un doppio livello: - quotidiano, rispetto ai circuiti cittadini e locali che riguarda in primo luogo gli abitanti residenti e le relazioni urbane e commerciali con i centri urbani limitrofi; - straordinario, legato agli eventi di tipo turistico, culturale, fieristico e religioso. I vari appuntamenti che annualmente coinvolgono il centro urbano di Chiaramonte (festa della Madonna, festival estivi, carnevale chiaramontano, manifestazioni sportive, etc) sono caratterizzati da una presenza di massa, rispetto ad un’attrattività che coinvolge gran parte della Sicilia Orientale, che non trova una giusta risposta sul piano dei servizi di sosta e di accessibilità sicura. La proposta progettuale mira alla messa in opera di un sistema di punti di sosta che coinvolgono la fascia nord occidentale del paese in continuità con la strada nazionale, via di accesso principale. In particolare l’idea è quella di realizzare una serie di porti/ parcheggio, incastrati nella morfologia naturale del luogo, tali da rappresentare un primo anello di approdo al paese, senza intaccare le aree urbane storiche. A partire dall’area di pertinenza alla villa comunale adiacente a Corso Umberto I, si prosegue verso il quartiere in prossimità della chiesa di San Vito dove è possibile ricavare una vasto posteggio multipiano semi ipogeo, avvalendosi del dislivello esistente dal piano/sagrato del convento verso il canale. In questo senso si può pensare ad un intervento dalla doppia valenza urbana e logistica, rispondendo alla domanda di un numero notevole di posti macchina e nello stesso tempo recuperando dal punto di vista urbano ed architettonico un’area storica importante attraverso spazi pubblici e collettivi. Tutto il sistema progettale di cinta ai piedi del centro storico trova la conclusione nell’area della fontana storica, adiacente al canale che può costituire il nuovo parco della città in cui convivono presenze architettoniche storiche con segni naturali legati all’acqua e giardini autoctoni spontanei. La rete di scale e rampe che si diramano nel tessuto storico costituiscono a partire da tale cinta di confine, costituisce l’accesso pedonale e diretto ai luoghi del centro storico.