Lid'A 10
Il sistema di piazze e viali
L’attenzione è rivolta alla parte di tessuto urbano che dall’asse di confine con quello medievale, si estende a tutto l’edificato realizzato a partire dal Rinascimento fino agli anni 60 del ‘900, tutto interno al ‘muro urbano’ di confine costruito a partire dagli anni ‘70. Esso infatti è costituito da un tessuto consolidato e strutturato sull’asse di corso Umberto e sul sistema di spazi aperti, spesso ancora irrisolti dal punto di vista architettonico, nonostante vari tentativi d’intervento, come il concorso nazionale per piazza del 1981. L’area si caratterizza come l’ambito storico più vissuto dalla popolazione locale, sia in termini residenziali che di servizi pubblici e privati. In questo senso la proposta progettuale deve partire dal ricomporre lo spazio pubblico di connessione, insieme allo studio funzionale che, a partire dal sistema di accessibilità, indaghi nuove possibilità di aree di sosta per il traffico veicolare insieme agli spazi da pedonalizzare e da riportare ad una maggiore fruibilità dei cittadini. Corso Umberto, asse portante del tracciato urbano, posto in senso perpendicolare tra la montagna e la vallata, proiettato verso il paesaggio circostante, la griglia di strade e piazze che estende in un edificato in buon stato di conservazione architettonico e funzionale, possono rappresentare un nuovo disegno della città, interpretativo del sistema urbano e funzionale ad una maggiore qualità dell’abitare nel centro storico. Nello stesso tempo il disegno del suolo deve mirare a ricomporre e orientare il senso di un percorso capace di valorizzare manufatti architettonici importanti, squarci panoramici, i segni e le presenze culturali (Biblioteca, casa di Vincenzo Rabito, icone religiose, chiese, etc.), il circuito degli otto musei presenti a Chiaramonte Gulfi), le antiche porte della città.